Il presidente Avis Nazionale Gianpietro Briola interviene sui media

“Non ci sono pericoli di contrarre il Covid-19 per chi dona il sangue, ma è importante prenotare le donazioni per garantire il distanziamento sociale e le scorte necessarie alle regolari attività ospedaliere”. È il messaggio che in questi giorni il presidente di AVIS Nazionale, Gianpietro Briola, ha inviato attraverso una serie di dichiarazioni rilasciate a diversi importanti media nazionali.

Da Radio Uno al Tg5, passando per il Corriere della Sera, Il Sole 24 Ore e Il Giornale, il presidente ha affrontato una serie di temi che, nelle recenti settimane, stanno tenendo banco: non ultimo quello relativo alla carenza estiva: «Toscana, Lazio, Umbria e Campania sono i territori che più degli altri stanno accusando questa flessione – ha spiegato nel corso della trasmissione “Il mattino” di Radio Uno – in particolare la Toscana per via dell’intensa attività trapiantologica che richiede scorte maggiori di sangue».

Un problema, quello della carenza, che anche dopo il comunicato stampa di Centro nazionale sangue e CIVIS è stato ripreso dal Corriere della Sera, a cui Briola ha spiegato come «da sempre l’estate rappresenta un momento dell’anno particolarmente delicato in tema di raccolta di sangue. Ogni giorno in Italia oltre 1.800 persone necessitano di trasfusioni e questo fabbisogno non si ferma mai, neanche ad agosto. Ognuno può offrire il proprio contributo e fare la differenza, per garantire la continuità di tutto il sistema e dare una risposta adeguata, tempestiva e immediata alle necessità dei pazienti». Ma non solo.

Come ha poi dichiarato il presidente su Il Sole 24 Ore, quest’anno probabilmente si è aggiunta anche un’altra componente, oltre al Covid-19, sulla carenza estiva: «La riorganizzazione delle attività lavorative, che non sempre agevola la possibilità di ottenere i permessi per assentarsi. Per spiegare il fabbisogno di queste ultime settimane – ha sottolineato Briola – bisogna considerare che, dopo l’emergenza dei primi mesi dell’anno che aveva imposto una riorganizzazione delle attività ospedaliere, la situazione è lentamente tornata alla normalità, determinando un conseguente incremento delle necessità di globuli rossi ed emoderivati».

Nonostante il recente aumento dei contagi, Briola ha rassicurato sulla situazione generale soprattutto in riferimento ai tamponi: «Non è indispensabile effettuarli al momento della donazione, anche se molte regioni si stanno organizzando in tal senso. In ogni caso, anche se come più volte abbiamo ribadito non esistono evidenze scientifiche di una trasmissione del virus per via trasfusionale, al momento della convocazione a ogni donatore viene chiesto se ha avvertito sintomi o è stato a contatto con persone positive al Covid-19».

Fonte: www.avis.it

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